La Pieve
La Pieve di Canoscio (dichiarata Monumento Nazionale) come è attualmente nelle sue linee generali, risale al secolo dodicesimo ed è stata costruita sulle rovine di più antica chiesa, che sembra risalire al lontano secolo sesto. E’ di architettura romanica e, con la casa canonica arcipetrale alla quale è collegata, forma un insieme bellissimo, nella collina piena di verde e di pace.panorama pieve. E’ di una navata, con abside semicircolare, ha un magnifico rosoncino nella facciata e delle piccole finestre ogivali e rettangolari, in una mistica penombra che invita ad un intimo raccoglimento. Il campanile, costruito a così detta coda di rondine, sulla facciata, ha due bifore per le campane.
La chiesa, dedicata fin dai tempi antichissimi ai santi fratelli medici Cosma e Damiano, è stata ripristinata nelle sue caratteristiche originali dall’arciprete don Giuseppe Lignani. Attualmente, da antichissima data, la Pieve è sede della parrocchia il cui territorio comprende la stessa Basilica. Ultimamente, liberate le pareti della Chiesa, sono uscite molte pitture di vari secoli, più o meno conservate; ne accenniamo alcune: alla destra di chi entra, una maestosa Madonna della Misericordia, con il manto aperto che ricopre le varie categorie del popolo cristiano; la figura di san Michele Arcangelo nell’atto di schiacciare il serpente infernale e vicino c’è raffigurato san Pietro. Sotto la pittura c’è questa scrittura: MCCCXLVIII Mes. Novembre Die XXX Hoc Opus Fecit Fieri Maffei Marsi Priori et Joa. Mugius Sopriori Fraternitatis S. Cosma et Damiani Martiri. Cioè: 30 novembre 1348: quest’opera fu fatta fare da Maffeo Marsi priore e da Giovanni Mugio sottopriore della fraternità dei santi Cosma e Damiano Martiri. Si sa che nei due anni 1347-48 ci fu nella zona una pestilenza nella quale furono moltissimi i morti. Sorsero allora tra i fedeli diverse Fraternite che vestite di sacco andavano per le strade a pregare perché cessasse il flagello…Fu appunto in questa occasione che Vanni di Jacopo fece dipingere in cima al colle l’immagine della Madonna del Transito.