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Cari abbonati, lettori e Amici di Canoscio, sono passati ormai quattro mesi da quando, insieme a D. Cristian, abbiamo iniziato il nostro servizio pastorale qui alla Basilica Santuario della Madonna del Transito. Mi sembra giusto e doveroso condividere con voi impressioni, esperienze e sentimenti che hanno accompagnato questo periodo. Il primo sentimento che avverto è quello del RINGRAZIAMENTO: RINGRAZIO Dio e la Madonna che mi hanno condotto a Canoscio luogo di pace, di silenzio, di incontri, di preghiera e di esercizio specifico del ministero sacerdotale (annuncio del Vangelo, celebrazione dei sacramenti e in modo speciale della Confessione, accoglienza e ascolto delle persone). In una società sempre più frenetica, con ritmi di vita sempre più accelerati, fa bene anche a me rallentare, concentrarsi, dare più attenzione e tempo alle persone che alle attività. Credo sia importante per tutti trovare spazi e momenti di silenzio, di riflessione che ci aiutino a rimettere persone, attività, cose….al loro giusto posto. Ringrazio di cuore i Parrocchiani di Canoscio e i frequentatori del Santuario per la cordiale accoglienza che ci hanno riservato e per la generosa collaborazione prestata. E’ importante formare sempre più una comunità unita che prega, che ascolta la Parola di Dio, che è accogliente e propositiva per tutti coloro che salgono a Canoscio. Il secondo sentimento che provo è la GIOIA per le tante persone incontrate qui vicino alla Madonna, per le belle esperienze fatte nella visita alle famiglie, nella celebrazione della Pasqua e del mese marianodi maggio. Incontrare, conoscere, ascoltare è sempre un grande regalo di Dio perché l’altro è un dono, una ricchezza, una opportunità. Un terzo sentimento che provo è la FIDUCIA. Entrare in una realtà nuova e complessa come quella di Canoscio non è immediatamente facile, ma aver incontrato persone disponibili, comprensive, amanti del Santuario e desiderose che esso svolga al meglio la sua funzione di luogo di preghiera, di accoglienza, di devozione e amore alla Madonna, fa ben sperare.
La fiducia nasce dal sapere e toccare con mano che non si è soli, ma ci sono fratelli e sorelle disposti a collaborare, a condividere progetti, proposte, cammini….e questo fa ben sperare per il futuro.
SPERO che la collaborazione cresca e la condivisione ci unisca sempre di più; SPERO che Canoscio diventi sempre più il polmone che aiuta a vivere meglio la Diocesi e tutte le persone che frequentano il Santuario, da qualsiasi parte provengano. Canoscio è anche una scuola dove si impara a tornare all’essenziale e alla semplicità, caratteristiche espresse molto bene dalla PIETÀ POPOLARE, che non è priva di rischi, ma costituisce sempre un patrimonio da valorizzare e a cui attingere. La “pietà popolare” è “un prezioso tesoro della Chiesa Cattolica e in essa appare l’anima dei popoli…”(Benedetto XVI); “manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere”(Paolo VI); “penso alla fede salda di quelle madri ai piedi del letto del figlio malato che si afferrano ad un rosario anche se non sanno imbastire le frasi del Credo; o a tanta carica di speranza diffusa con una candela che si accende in un’umile dimora per chiedere aiuto a Maria, o in quegli sguardi di amore profondo a Cristo Crocifisso”(Papa Francesco, EG 125).
Situazioni ed espressioni ricorrenti a Canoscio dove le persone vengono a confidarsi, ad affidarsi, a piangere, a supplicare per avere luce, speranza e forza nel cammino spesso duro della vita. La presenza amorevole di Maria a Canoscio aiuti tutti a fare l’esperienza della sua attenta e misericordiosa maternità e conduca tutti a “FARE QUELLO CHE LUI (Gesù) CI DIRA’”.
Invito tutti alla FESTA DEL 15 AGOSTO e a tutti rivolgo l’augurio di ogni bene !!!
Don Franco